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Ezio Bosso

Ezio Bosso inizia lo studio della musica a 5 anni con una zia pianista.

 A 16 anni debutta come solista in Francia a Lyon e comincia la sua carriera solistica in varie orchestre europee: dalla Wiener Kammer Orchester alla Chamber Orchestra of Europe dai Deutsche Kammer Virtuosen all'Orchestra da Camera di Mantova allo stesso tempo compone già musica per teatro e la danza, ma sarà l’incontro con Ludwig Streicher a cambiare la sua vita.

Il maestro lo spinge a studiare Composizione e Direzione d’orchestra all’accademia di Vienna.

 Negli anni 90, pur giovanissimo si esibisce come solista e direttore in tutto il mondo: dalla Carnegie Hall di New York all’Opera di Sydney, dal Palacio de las Bellas Artes di Città del Messico al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Tiene corsi in Giappone e a Parigi partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gerard Caussèe, Pierre Yves Artaud, Laura Chislett.

 [Dal 1996 inizia la vera e propria attività compositiva, scrivendo musica per teatro in Italia, Francia, Australia, USA e Spagna collaborando con diversi registi (Valter Malosti, Vincenzo Terracciano e altri). Ha composto inoltre musica per la danza in Italia, Malaysia, Australia, Gran Bretagna e USA per numerosi coreografi (Liv Lorent, Christopher Wheeldon, ecc.), ricevendo anche commissioni da importanti istituzioni in Europa come il Teatro Regio di Torino, l'Arena di Verona, il Comune di Roma, ENI, Trentino-Alto Adige, ecc.; per il cinema muto ha lavorato con il Museo del Cinema di Torino, la Royal Cinematheque Amsterdam, la Cineteca di Bologna.

 Prolifica infine l'attività per il cinema, avendo Bosso lavorato con registi come Gianluca Maria Tavarelli, Vincenzo Terracciano, Andrea Porporati e soprattutto con Gabriele Salvatores. Con quest'ultimo in particolare è nato un sodalizio costante che ha portato Bosso a firmare le musiche di tutti i suoi ultimi progetti, primo fra i quali, nel 2003, la musica del film “Io non ho paura”.

 La BMG Classics lo inserisce tra i suoi artisti ufficiali e riceve molti premi e nomination (Premio Flaiano, Nastri d'argento, David di Donatelloecc.). Gli Academy Awards di Los Angeles lo invitano in via straordinaria a partecipare alle selezioni del 2004.

 Nel 2005 fonda, con elementi del quartetto di Torino, dell'ex quartetto Borciani e altri giovani musicisti italiani, l'ensemble d'archiBuxusconsort che ha per repertorio tutti i progetti con archi del proprio fondatore ma affronta anche composizioni dell'Ottocento e contemporanee.

Ezio Bosso è l'unico compositore classico italiano ad aver ricevuto l'Italian Music Award.(1)

 Lo conobbi nel novembre del 2012 in occasione di un incontro per la realizzazione del Rebirth day, da una idea del Maestro Michelangelo Pistoletto.

 Il Maestro Ezio Bosso era a Torino per tenere un concerto a Palazzo Reale, nell’ambito del programma del Rebirth day e Sentiero Umano; che si sarebbe svolto il 12 dicembre 2012 alle ore 12.00.

 Scambiammo due parole fumando una sigaretta, dopo pochi minuti mi sembrò di conoscerlo da sempre.

 Lo invitai alla cena del Club per lo scambio degli Auguri di Natale, che si tenne a Palazzo Barolo;  prima della cena, feci gli auguri ai presenti parlando, tra le altre cose, dell’importanza di sorridere.

 Vidi una strana luce nei suoi occhi, che subito non capii; terminata la cena, mentre fumavamo una sigaretta sul terrazzo  al freddo, mi chiese se poteva suonare per gli Ospiti, una sua composizione dal titolo Smiles for y...

 Rientrati nel salone si sedette al pianoforte e senza nulla dire iniziò a suonare; tutti tacquero rapiti dalla splendida melodia.

Il Maestro Ezio Bosso nelle sue frequenti visite a Torino è ospite a Palazzo Barolo, ove si può ammirare il suo pianoforte a  gran coda da concerto, da lui donato all’Opera Barolo.

 Quando è in città mette a disposizione la sua arte tenendo corsi e concerti, soprattutto in favore dei meno fortunati.

La competenza, la professionalità, la serietà e la disponibilità verso gli altri del Maestro Ezio Bosso si sposano  perfettamente con i valori e lo spirito rotariano.

Servire al di sopra di ogni interesse personale.

pv dicembre 2014

(1) da wikipedia